Nel ventennale della scomparsa di Ayrton Senna, i media si
sono scatenati nel proporre articoli e filmati dedicati all’indimenticato
campione. Che una virtù assoluta l’ha: quella di venire universalmente conosciuto
e amato senza essere un calciatore. I
concorrenti al primato storico di più grande pilota di tutti i tempi, infatti,
sono meno noti alle masse di quanto lo siano Pelé e Maradona: si chiamano Fangio,
Clark, Stewart e più recentemente Schumacher (che in realtà ha commosso di più
per il suo recente incidente sulla neve che per i sette titoli mondiali). Se state
pensando a Villeneuve, sappiate che lui era un grande personaggio ma non un
grande pilota. Negli sport motoristici l’importanza della parte tecnica influisce
purtroppo sul riconoscimento assoluto del valore personale del campione. Nonostante
questo, i migliori, nella storia, sono sempre riusciti ad emergere e Senna è uno
di loro.
I numeri però non sono tutti dalla sua parte. I numeri sono
le statistiche, il conto di punti e vittorie ma come tutte le statistiche
(verso le quali abbondano ironiche battute) contano solo in parte.
Per la cronaca ma solo per quella, Ayrton Senna ha disputato
161 Gran Premi (poco più della metà di Schumacher), ne ha vinti 41 e 3
titoli mondiali (Schummy 91 e 7), quindi, come risultati, nella media siamo lì. Con lo
svantaggio, per Senna, di non aver corso con la Ferrari, condizione esaltante
per la notorietà, anche all’estero. Esaminiamo gli altri “grandi”: Fangio (52
GP 24 vittorie e 5 titoli), Clark (73 GP 25 vittorie e 2 titoli) e Stewart (99
GP 27 vittorie e 3 titoli).
Secondo i numeri, il più grande sarebbe Fangio, per aver
vinto quasi un gran premio su due.
Però la gente i numeri li legge ma non li ricorda a memoria.
Gli uomini infatti riempiono la loro mente con avvenimenti che edificano, uno
alla volta, l’aura del personaggio. E, anche a nostro avviso, l’aura di Senna
non la batte nessuno. Forse la morte in campo esalta il valore di un eroe. Ma
anche se fosse, la storia, che a posteriori è sempre capace di restituire ad
ognuno i suoi veri meriti, assegna ad Ayrton Senna il primato più ambito,
quello di essere rimasto nel cuore di tutti.