Nel mese di maggio si è svolta, nel cuore di Roma, la mostra pittorica dedicata all'artista Karen Thomas, tedesca di Berlino trapiantata nella Capitale. Il titolo della mostra è "il mistero del blu", colore dominante nelle sue opere, oltre che per la suggestiva impressione che trasmette, per il suo significato intrinseco.
La mostra, ospitata nella suggestiva cornice romana dell’
Istituto Portoghesi Sant’Antonio (Via dei Portoghesi, 2), è stata presentata dal
Pastor Dr. Jens-Martin KRUSE e curata dal Prof. Francisco Dias e dalla Dott.ssa
Ilaria Sergi per ACSE, e promossa dal Rettore dell’Istituto Portoghese di
Sant'Antonio in Roma, Mons. Agostinho da Costa Borges, sotto l’Alto patrocinio
di S. E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Dott. António de
Almeida Ribeiro .
Protagonista di questa Personale è il colore BLU osservato
in tutte le sue sfumature: dall'intenso blu-cobalto, blu-notte come espressione
della nostalgia, del sentimento romantico, fino alla leggerezza del
blu-azzurro, simbolo della libertà esteriore ma soprattutto INTERIORE.
Come descritto dall' artista "il colore blu associato
all'oro è il simbolo della preziosità e della bellezza della vita",
associato al cielo e al mare, il blu evoca luce, profondità, intuizione
dell'infinito, tensione verso l'ultraterreno, unione con il tutto. Grazie al
blu nel 1961 Jurij Gagarin, il primo astronauta russo che viaggiò nello spazio,
si orientò nel buio dell’ambiente extratmosferico, e appena vide il nostro
pianeta, il primo commento che comunicò alla base di controllo fu "la
terrà è blu […] Che meraviglia. E’ incredibile.”
Il colore blu ha avuto nella storia alterne vicende e
curioso è il suo percorso: nato dall'incontro tra luce e materia, è entrato
nella nostra vita a poco a poco fino a diventare il colore più amato e
utilizzato tanto nell'arte quanto negli oggetti di uso quotidiano. Il blu è un
colore che racchiude l'attesa, la magia, il mistero.
Il blu è il colore dell’etica umana, che riporta l’uomo ad
una responsabilità atavica nei confronti del mondo che lo circonda, esaltandone
la bellezza, la natura, la spiritualità. In questi anni di crisi l’arte ci
sussurra in modo deciso di riappropriarci della bellezza della nostra vita,
fatta di piccole cose, come in una mattina di primavera, alzare gli occhi e
perdersi nel meraviglioso cielo di Roma.
Karen Thomas continua a stupire con la sua ricerca
spirituale e con il suo alto rispetto per l’umanità, un’educarsi al futuro
attraverso l’arte e l’esperienza di una donna che attraverso la tecnica diviene
ambasciatrice di bellezza e di sobrietà.