Della Yamaha, famosa casa motociclistica di livello
mondiale, con una produzione di due ruote che nel 2013 ha toccato i 6,9
milioni di pezzi e un fatturato complessivo, con esclusione del settore strumenti
musicali ed elettronica (altra parrocchia), di circa 10 miliardi di euro,
quasi nessuno conosce la valenza anche in campo
automobilistico.
In sordina, sin dal 1964, con la fornitura dei motori per
la sportiva Toyota 2000 GT che sarebbe andata in produzione nel 1967,
Yamaha progetta e costruisce propulsori che fornisce poi alle grandi
aziende automobilistiche. In particolare nel corso dei decenni scorsi, sono
stati partner importanti Ford e Volvo. Alla prima fu fornito, ad esempio,
uno dei più brillanti ed affidabili motori di piccola cilindrata, il mille
della Fiesta dei primi anni novanta, da cui fu anche derivato un
brillante fuoribordo nelle versioni 40-50 e 60 cavalli. Si sono poi aggiunti
alcuni pluricilindrici a V di grossa cubatura, soprattutto per i modelli Ford
del mercato americano.
Proprio recentemente si è tenuta, presso lo
stabilimento di Iwata, una cerimonia per la celebrazione del tremilionesimo
motore uscito dagli stabilimenti della casa giapponese. Attualmente la
produzione è concentrata sul V 10 della Lexus supercar LFA; sul 2,5 litri V6
delle Lexus IS/GS, Toyota Crown, e Toyota Mark X. (S.D.G.)