Eventi Spazio 5 - Via Crescenzio, 99/d
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Nikon celebra i suoi 100 anni con il volume “It’s a Nikon, it’s an Icon”: una raccolta di 100 meravigliose immagini di altrettanti fotografi italiani.
Presentato a Spazio5 mercoledì 25 ottobre, il libro non è in vendita ed è stato stampato in numero limitato, ma è già oggetto di culto tra collezionisti e appassionati.
Nel libro si racconta l’evoluzione dei prodotti Nikon, strumenti unici che hanno scritto pagine importanti della storia della fotografia. Tuttavia, a nulla sarebbe valsa questa immensa attività produttiva senza il talento, l’impegno e la passione di quelle persone che hanno lavorato dietro il mirino delle macchine fotografiche Nikon e raccontato con le immagini gli avvenimenti nazionali e internazionali più importanti dell’ultimo secolo.
Momenti unici, a volte facilmente riconoscibili perché parte della storia, che testimoniano un passato in cui spesso possiamo rivederci, rivivendo attimi di ciò che siamo stati. E’ grazie ai fotografi, custodi del tempo, della nostra memoria e cultura, se tutti noi possediamo un tesoro inestimabile di fotografie che raccontano le evoluzioni della società e le epoche della nostra storia recente.
Per questo Nikon ha scelto di celebrare i suoi 100 anni con 100 fotografie. 100 scatti, scelti tra migliaia, arrivati da parte dei fotografi italiani in dono per celebrare questo centesimo compleanno, molte delle quali saranno proiettate in esclusiva a Spazio5, durante l’esposizione di alcune di esse.
Maurizio e Carlo Riccardi, con Luciano Del Castillo, Tony Gentile, Filippo Monteforte, Giuseppe Calzuola, Claudio Onorati, Olga Donati, Ettore Ferrari e Luciano di Bacco sono alcuni dei fotografi che esporranno i propri scatti presenti all’interno del libro, nel corso di una serata che si preannuncia irripetibile.
Alla serata parteciperà anche Gilles De Paoli responsabile NPS - Nikon Professional Service - e sarà l'occasione per presentare la nuova Nikon D850.
Presentato a Spazio5 mercoledì 25 ottobre, il libro non è in vendita ed è stato stampato in numero limitato, ma è già oggetto di culto tra collezionisti e appassionati.
Nel libro si racconta l’evoluzione dei prodotti Nikon, strumenti unici che hanno scritto pagine importanti della storia della fotografia. Tuttavia, a nulla sarebbe valsa questa immensa attività produttiva senza il talento, l’impegno e la passione di quelle persone che hanno lavorato dietro il mirino delle macchine fotografiche Nikon e raccontato con le immagini gli avvenimenti nazionali e internazionali più importanti dell’ultimo secolo.
Momenti unici, a volte facilmente riconoscibili perché parte della storia, che testimoniano un passato in cui spesso possiamo rivederci, rivivendo attimi di ciò che siamo stati. E’ grazie ai fotografi, custodi del tempo, della nostra memoria e cultura, se tutti noi possediamo un tesoro inestimabile di fotografie che raccontano le evoluzioni della società e le epoche della nostra storia recente.
Per questo Nikon ha scelto di celebrare i suoi 100 anni con 100 fotografie. 100 scatti, scelti tra migliaia, arrivati da parte dei fotografi italiani in dono per celebrare questo centesimo compleanno, molte delle quali saranno proiettate in esclusiva a Spazio5, durante l’esposizione di alcune di esse.
Maurizio e Carlo Riccardi, con Luciano Del Castillo, Tony Gentile, Filippo Monteforte, Giuseppe Calzuola, Claudio Onorati, Olga Donati, Ettore Ferrari e Luciano di Bacco sono alcuni dei fotografi che esporranno i propri scatti presenti all’interno del libro, nel corso di una serata che si preannuncia irripetibile.
Alla serata parteciperà anche Gilles De Paoli responsabile NPS - Nikon Professional Service - e sarà l'occasione per presentare la nuova Nikon D850.
Lunedi 26 giugno alle 19.00
Maurizio De Giovanni presenta 'I guardiani'
intervistato da Fabio Grisanti
Lunedi 26 giugno 2017 alle 19.00, Maurizio De Giovanni presenta il suo ultimo libro I Guardiani (Rizzoli, 2017) intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro. Napoli non è una città come le altre. Napoli non è neppure una città sola. Perché sotto quella che conosciamo ce n’è una sotterranea, nascosta agli occhi del mondo, con il buio al posto della luce. Marco Di Giacomo l’aveva intuito, un tempo, quando era un brillante antropologo e aveva un talento unico nell’individuare collegamenti invisibili tra le cose. Poi qualcosa non ha funzionato e ora, ad appena quarant’anni, non è altro che un professore universitario collerico e introverso, con un solo amico, il suo impacciato ma utilissimo assistente Brazo Moscati. Considerati folli per le loro accanite ricerche sui culti antichi, i due sono costante oggetto dell’ironia di colleghi e studenti. Perciò nessuno si meraviglia quando il direttore del loro dipartimento li spedisce a fare da balie a una giornalista tedesca venuta in Italia per scrivere un pezzo sensazionalistico sui luoghi simbolo dell’esoterismo. Per liberarsi della seccatura, Marco chiede aiuto a sua nipote Lisi, ricercatrice anche più geniale dello zio ma con una preoccupante passione per le teorie complottiste. I quattro s’imbatteranno in una lunga catena di reati e strani eventi, scoprendosi parte di un disegno che potrebbe coinvolgere l’intera umanità.
Maurizio De Giovanni presenta 'I guardiani'
intervistato da Fabio Grisanti
Lunedi 26 giugno 2017 alle 19.00, Maurizio De Giovanni presenta il suo ultimo libro I Guardiani (Rizzoli, 2017) intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro. Napoli non è una città come le altre. Napoli non è neppure una città sola. Perché sotto quella che conosciamo ce n’è una sotterranea, nascosta agli occhi del mondo, con il buio al posto della luce. Marco Di Giacomo l’aveva intuito, un tempo, quando era un brillante antropologo e aveva un talento unico nell’individuare collegamenti invisibili tra le cose. Poi qualcosa non ha funzionato e ora, ad appena quarant’anni, non è altro che un professore universitario collerico e introverso, con un solo amico, il suo impacciato ma utilissimo assistente Brazo Moscati. Considerati folli per le loro accanite ricerche sui culti antichi, i due sono costante oggetto dell’ironia di colleghi e studenti. Perciò nessuno si meraviglia quando il direttore del loro dipartimento li spedisce a fare da balie a una giornalista tedesca venuta in Italia per scrivere un pezzo sensazionalistico sui luoghi simbolo dell’esoterismo. Per liberarsi della seccatura, Marco chiede aiuto a sua nipote Lisi, ricercatrice anche più geniale dello zio ma con una preoccupante passione per le teorie complottiste. I quattro s’imbatteranno in una lunga catena di reati e strani eventi, scoprendosi parte di un disegno che potrebbe coinvolgere l’intera umanità.
Lunedì 19 giugno alle 19.00
Angela Felice presenta 'L’utopia di Pasolini'
in dialogo con Roberto Ippolito e Filippo La Porta
Lunedì 19 giugno 2017 alle 19.00, Angela Felice presenta “L’utopia di Pasolini” (Bottega Errante) in dialogo con Roberto Ippolito e Filippo La Porta.
Il Libro. Dall’amore per la lingua friulana all’etica dei valori del mondo contadino, dal senso profondo del viaggiare alla pedagogia come elemento imprescindibile dell’essere umano, dall’incontro con gli Stati Uniti al ruolo della televisione: qual è il disegno definitivo della sua opera? Quali sono i temi a lui cari? Angela Felice, una delle massime conoscitrici e divulgatrici della figura complessa di Pier Paolo Pasolini, ci restituisce frammenti originali, squarci sulla sua opera e il suo pensiero e indica quali sensibilità e umanità si nascondano dietro il mondo di uno dei più grandi intellettuali del Novecento.
Per l'occasione sarà allestita la mostra "I tanti Pasolini" a cura di Maurizio RIccardi e Giovanni Currado, con le foto di Carlo Riccardi.
Angela Felice presenta 'L’utopia di Pasolini'
in dialogo con Roberto Ippolito e Filippo La Porta
Lunedì 19 giugno 2017 alle 19.00, Angela Felice presenta “L’utopia di Pasolini” (Bottega Errante) in dialogo con Roberto Ippolito e Filippo La Porta.
Il Libro. Dall’amore per la lingua friulana all’etica dei valori del mondo contadino, dal senso profondo del viaggiare alla pedagogia come elemento imprescindibile dell’essere umano, dall’incontro con gli Stati Uniti al ruolo della televisione: qual è il disegno definitivo della sua opera? Quali sono i temi a lui cari? Angela Felice, una delle massime conoscitrici e divulgatrici della figura complessa di Pier Paolo Pasolini, ci restituisce frammenti originali, squarci sulla sua opera e il suo pensiero e indica quali sensibilità e umanità si nascondano dietro il mondo di uno dei più grandi intellettuali del Novecento.
Per l'occasione sarà allestita la mostra "I tanti Pasolini" a cura di Maurizio RIccardi e Giovanni Currado, con le foto di Carlo Riccardi.
Martedi 13 giugno alle 19.00
Massimo Sgrelli presenta 'Galateo istituzionale'
intervistato da Fabio Grisanti
Martedì 13 giugno 2017 alle 19.00 Massimo Sgrelli presenta il suo libro Galateo istituzionale. Quando la forma è sostanza (DF Editore, 2017), intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro. In un Paese che non fa più insegnare l’educazione civica nelle scuole e in cui si assiste a chiassate e sgarbi persino nelle sedi istituzionali, arriva un argomentato manuale con suggerimenti e consigli ai politici, ma anche ai manager, agli operatori di servizi pubblici e pure ai giornalisti affinché abbiano un consono comportamento istituzionale. Lo ha scritto Massimo Sgrelli, esperto di protocollo ufficiale e per oltre 15 anni a capo del Cerimoniale di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ove ha dettato le regole delle forme istituzionali ed è stato il “padre” della “Cerimonia del campanello”, che sancisce il passaggio di consegne tra il Presidente del Consiglio uscente e l’entrante. Oggi presiede il comitato scientifico dell’Accademia del Cerimoniale ed è noto per il suo volume “Il Cerimoniale” giunto ormai alla nona edizione. E adesso ha pubblicato il volume “Il Galateo Istituzionale”, Di Felice Editore, affrontando così un tema di grandissima attualità.
Massimo Sgrelli presenta 'Galateo istituzionale'
intervistato da Fabio Grisanti
Martedì 13 giugno 2017 alle 19.00 Massimo Sgrelli presenta il suo libro Galateo istituzionale. Quando la forma è sostanza (DF Editore, 2017), intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro. In un Paese che non fa più insegnare l’educazione civica nelle scuole e in cui si assiste a chiassate e sgarbi persino nelle sedi istituzionali, arriva un argomentato manuale con suggerimenti e consigli ai politici, ma anche ai manager, agli operatori di servizi pubblici e pure ai giornalisti affinché abbiano un consono comportamento istituzionale. Lo ha scritto Massimo Sgrelli, esperto di protocollo ufficiale e per oltre 15 anni a capo del Cerimoniale di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ove ha dettato le regole delle forme istituzionali ed è stato il “padre” della “Cerimonia del campanello”, che sancisce il passaggio di consegne tra il Presidente del Consiglio uscente e l’entrante. Oggi presiede il comitato scientifico dell’Accademia del Cerimoniale ed è noto per il suo volume “Il Cerimoniale” giunto ormai alla nona edizione. E adesso ha pubblicato il volume “Il Galateo Istituzionale”, Di Felice Editore, affrontando così un tema di grandissima attualità.
Mercoledì 7 giugno alle 19.00
Daniele D'Antoni e Gianvito D'Angelo presentano
Strategie per innalzare il proprio tenore di vita...
Mecoledì 7 giugno 2017 alle 19.00 Daniele D'Antoni e Gianvito D'Angelo ci introducono nel mondo del trading e della finanza, in un workshop che ci condurrà a creare "fonti di reddito automatiche".
Daniele D'Antoni e Gianvito D'Angelo presentano
Strategie per innalzare il proprio tenore di vita...
Mecoledì 7 giugno 2017 alle 19.00 Daniele D'Antoni e Gianvito D'Angelo ci introducono nel mondo del trading e della finanza, in un workshop che ci condurrà a creare "fonti di reddito automatiche".
Martedì 6 giugno
Costantino D'Orazio presenta 'Ma liberaci dal male'
Il 'professore' torna a Spazio5 con il suo primo romanzo...
Martedì 6 giugno 2017 alle 19.00, nella sede di Spazio5 a Roma, Costantino D’Orazio presenta il suo libro Ma liberaci dal male (Sperling & Kupfer, 2017), intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro. Un giallo che si svolge in uno fra i luoghi più misteriosi di Roma: l’aula gotica all’interno del complesso dei SS. Quattro Coronati, con i suoi affreschi duecenteschi riportati alla luce da pochi anni. Una trama abilmente sospesa fra arte, finzione, spiritualità e leggenda.
L’autore. Costantino D’Orazio, nato a Roma nel 1974, critico d’arte e saggista, è curatore presso il MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma). Dagli anni Novanta racconta la storia dell’arte italiana, anche in radio e in tv. Per Sperling & Kupfer ha già pubblicato: Caravaggio segreto, La Roma segreta del film "La Grande Bellezza", Leonardo segreto, Raffaello segreto, Michelangelo - Io sono fuoco. Ma liberaci dal male è il suo romanzo d’esordio.
Costantino D'Orazio presenta 'Ma liberaci dal male'
Il 'professore' torna a Spazio5 con il suo primo romanzo...
Martedì 6 giugno 2017 alle 19.00, nella sede di Spazio5 a Roma, Costantino D’Orazio presenta il suo libro Ma liberaci dal male (Sperling & Kupfer, 2017), intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro. Un giallo che si svolge in uno fra i luoghi più misteriosi di Roma: l’aula gotica all’interno del complesso dei SS. Quattro Coronati, con i suoi affreschi duecenteschi riportati alla luce da pochi anni. Una trama abilmente sospesa fra arte, finzione, spiritualità e leggenda.
L’autore. Costantino D’Orazio, nato a Roma nel 1974, critico d’arte e saggista, è curatore presso il MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma). Dagli anni Novanta racconta la storia dell’arte italiana, anche in radio e in tv. Per Sperling & Kupfer ha già pubblicato: Caravaggio segreto, La Roma segreta del film "La Grande Bellezza", Leonardo segreto, Raffaello segreto, Michelangelo - Io sono fuoco. Ma liberaci dal male è il suo romanzo d’esordio.
Lunedi 22 maggio, dalle 18.00
Patama: Art&Body
Mostra personale delle opere di Patricia Amabile in arte Patama
L'energia cromatica di Patama arriva a Spazio5: dal 22 al 29 maggio 2017 sarà possibile ammirare decine di opere della famosa artista martinichese nella sede dell'Istituto Quinta Dimensione in via Crescenzio 99/d a Roma.
Le opere di Patama si distaccano dal puro astrattismo, esse riescono a comunicare sensazioni e flussi di energia che nascono dall’alchimia di forme e soluzioni cromatiche ottenute miscelando il colore a cristalli di quarzo, terre e sabbie vulcaniche raccolte nei suoi viaggi.
L’artista reinterpreta la realtà attraverso l’armonia coloristica che arricchisce di riferimenti figurativi presenti nella sua memoria. Figure umane e animali che fanno parte della bellezza di questo mondo come noi lo conosciamo, segni che rappresentano un linguaggio ancestrale che esiste sin dalle origini della vita. Viaggiando nelle sue creazioni si ha l’impressione di volare su paesaggi presenti nel nostro immaginario, dove ci piace fermarci per profittare del calore che ci pervade.
Lunedì 22 maggio inaugurazione e performance di body-painting dal vivo dell'artista.
Patama: Art&Body
Mostra personale delle opere di Patricia Amabile in arte Patama
L'energia cromatica di Patama arriva a Spazio5: dal 22 al 29 maggio 2017 sarà possibile ammirare decine di opere della famosa artista martinichese nella sede dell'Istituto Quinta Dimensione in via Crescenzio 99/d a Roma.
Le opere di Patama si distaccano dal puro astrattismo, esse riescono a comunicare sensazioni e flussi di energia che nascono dall’alchimia di forme e soluzioni cromatiche ottenute miscelando il colore a cristalli di quarzo, terre e sabbie vulcaniche raccolte nei suoi viaggi.
L’artista reinterpreta la realtà attraverso l’armonia coloristica che arricchisce di riferimenti figurativi presenti nella sua memoria. Figure umane e animali che fanno parte della bellezza di questo mondo come noi lo conosciamo, segni che rappresentano un linguaggio ancestrale che esiste sin dalle origini della vita. Viaggiando nelle sue creazioni si ha l’impressione di volare su paesaggi presenti nel nostro immaginario, dove ci piace fermarci per profittare del calore che ci pervade.
Lunedì 22 maggio inaugurazione e performance di body-painting dal vivo dell'artista.
A Giugno 2017
IMPARA SCATTA ESPONI
Corso di fotografia di base
Sono aperte le iscrizioni del corso
curato da Giorgio Maiozzi
Il CORSO DI FOTOGRAFIA BASE organizzato dall'ISTITUTO QUINTA DIMENSIONE offre un'occasione unica per chiunque voglia iniziare ad avvicinarsi alla Fotografia in modo tecnico, ma allo stesso tempo altamente creativo.
Il CORSO DI FOTOGRAFIA BASE si articola in 2 incontri (1 lezione di teoria e pratica in studio e 1 uscita fotografica) nei quali i partecipanti potranno acquisire tutte le principali nozioni per padroneggiare al meglio la propria fotocamera.
Il corso é il primo passo di un percorso formativo che comprenderà anche corsi di postproduzione fotografica e workshop specialistici sui vari aspetti della fotografia; sono già in preparazione workshop sulla fotografia con i flash, in studio ed in esterni, fotografia naturalistica, fotografia sportiva, stampa digitale fine art.
Al termine dei corsi gli allievi potranno partecipare ad una bellissima Mostra Fotografica!
Giorgio Maiozzi, specializzato nel reportage fotografico in tutte le sue forme. Fotografo professionista e giornalista dal 1989, membro dell’AIPS (Association Internationale de la Presse Sportive), ha seguito per tutti gli anni ‘90 il circuito mondiale del tennis professionistico, accomunando le sue grandi passioni, il tennis e la fotografia.
IMPARA SCATTA ESPONI
Corso di fotografia di base
Sono aperte le iscrizioni del corso
curato da Giorgio Maiozzi
Il CORSO DI FOTOGRAFIA BASE organizzato dall'ISTITUTO QUINTA DIMENSIONE offre un'occasione unica per chiunque voglia iniziare ad avvicinarsi alla Fotografia in modo tecnico, ma allo stesso tempo altamente creativo.
Il CORSO DI FOTOGRAFIA BASE si articola in 2 incontri (1 lezione di teoria e pratica in studio e 1 uscita fotografica) nei quali i partecipanti potranno acquisire tutte le principali nozioni per padroneggiare al meglio la propria fotocamera.
Il corso é il primo passo di un percorso formativo che comprenderà anche corsi di postproduzione fotografica e workshop specialistici sui vari aspetti della fotografia; sono già in preparazione workshop sulla fotografia con i flash, in studio ed in esterni, fotografia naturalistica, fotografia sportiva, stampa digitale fine art.
Al termine dei corsi gli allievi potranno partecipare ad una bellissima Mostra Fotografica!
Giorgio Maiozzi, specializzato nel reportage fotografico in tutte le sue forme. Fotografo professionista e giornalista dal 1989, membro dell’AIPS (Association Internationale de la Presse Sportive), ha seguito per tutti gli anni ‘90 il circuito mondiale del tennis professionistico, accomunando le sue grandi passioni, il tennis e la fotografia.
Venerdì 12 maggio, alle 19.00
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta:
Il trionfo della cellulite
Ultimo appuntamento di questa stagione per Questioni di Pelle, incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta:
Il trionfo della cellulite
Ultimo appuntamento di questa stagione per Questioni di Pelle, incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
Dal 10 maggio
Attimi di tennis
Mostra fotografica di Giorgio Maiozzi
A Maggio tornano gli Internazionali BNL d’Italia di tennis, ovvero il più importante evento sportivo della Capitale e l'Istituto Quinta Dimensione ha deciso di celebrarlo con una stupenda mostra fotografica.
“Attimi di tennis”, una galleria di immagini fotografiche dei grandi campioni di questo sport che tutti gli anni si danno battaglia sui campi in terra rossa del Foro Italico in occasione degli Internazionali d’Italia di tennis, inserita in un contesto tra i più apprezzati e frequentati dai romani.
L’autore, Giorgio Maiozzi, fotografo sportivo, specializzato in reportage, che segue da oltre 20 anni questo evento, ci regala alcuni attimi delle ultime edizioni del torneo, che quest’anno si svolgerà dal 10 al 21 maggio e vedrà protagonisti tutte le “star” mondiali del tennis maschile e femminile.
Attimi di tennis
Mostra fotografica di Giorgio Maiozzi
A Maggio tornano gli Internazionali BNL d’Italia di tennis, ovvero il più importante evento sportivo della Capitale e l'Istituto Quinta Dimensione ha deciso di celebrarlo con una stupenda mostra fotografica.
“Attimi di tennis”, una galleria di immagini fotografiche dei grandi campioni di questo sport che tutti gli anni si danno battaglia sui campi in terra rossa del Foro Italico in occasione degli Internazionali d’Italia di tennis, inserita in un contesto tra i più apprezzati e frequentati dai romani.
L’autore, Giorgio Maiozzi, fotografo sportivo, specializzato in reportage, che segue da oltre 20 anni questo evento, ci regala alcuni attimi delle ultime edizioni del torneo, che quest’anno si svolgerà dal 10 al 21 maggio e vedrà protagonisti tutte le “star” mondiali del tennis maschile e femminile.
Lunedì 8 maggio alle 19.00
Antonio Caprarica presenta
'Londra infinita' intervistata da Fabio Grisanti
Lunedi 8 maggio 2017 Antonio Caprarica presenta Londra infinita, intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
IL LIBRO - Ci sono ancora segreti nella capitale al centro di tutte le rotte planetarie, la meta scelta da centinaia di migliaia di giovani per cercare opportunità e successo, la città simbolo di una civiltà libera e tollerante, nonostante la Brexit e la protezione delle frontiere? Piccadilly, Westminster e la City ci sembrano ormai vicini e famigliari, per non dire di Buckingham Palace e dei personaggi che animano la residenza reale, che ricoprono di immagini e gossip le pagine delle riviste. Eppure, seguendo il percorso proposto da Antonio Caprarica ci si immerge in un mondo non solo ricco di storia e di fascino, ma inaspettatamente misterioso. Una passeggiata che attraversa anche i secoli conduce nei poveri quartieri attraversati da Charles Dickens, nei palazzi divorati dal fuoco del Grande Incendio, tra le bancarelle di Soho dove Virginia Woolf cerca libri usati. E trasporta nel fantastico universo della monarchia, dove si incontrano i protagonisti dell’istituzione politica più antica del mondo dopo il papato: sovrani bizzarri, campioni di dissipatezza, e grandi regine capaci di dare onore e stabilità a quella Corona nella quale i britannici vedono ancora oggi il simbolo della grandezza del loro Paese. In un libro documentato e brioso, che riunisce Il romanzo dei Windsor e Il romanzo di Londra, completandoli con una nuova introduzione, l’autore – iscritto al club degli anglofili da quasi cinquant’anni – raccoglie i luoghi e le figure, le storie e le favole che hanno reso unica e leggendaria la metropoli sulle sponde del Tamigi.
Nessun autore italiano ha raccontato l’Inghilterra con la ricchezza di informazioni e la vivacità dell’anglofilo Caprarica.
L'AUTORE - Antonio Caprarica (Lecce, 1951) ha accumulato la sua vasta esperienza internazionale in trent’anni di reportage televisivi dall’estero: per la Rai è stato prima inviato di guerra in Afghanistan e Iraq, poi corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi e Londra. Ha lavorato anche nella carta stampata, come commentatore politico dell’Unità e di Epoca e condirettore di Paese Sera, e in radio, come direttore dei Giornali radio Rai e RadioUno. Per la sua attività ha ricevuto i più prestigiosi premi di giornalismo. E’ autore di romanzi, racconti di viaggio e saggi. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati da Sperling & Kupfer, La ragazza dei passi perduti, Dio ci salvi dagli inglesi… o no?!, C’era una volta in Italia, Il romanzo dei Windsor, Il romanzo di Londra, Intramontabile Elisabetta.
Antonio Caprarica presenta
'Londra infinita' intervistata da Fabio Grisanti
Lunedi 8 maggio 2017 Antonio Caprarica presenta Londra infinita, intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
IL LIBRO - Ci sono ancora segreti nella capitale al centro di tutte le rotte planetarie, la meta scelta da centinaia di migliaia di giovani per cercare opportunità e successo, la città simbolo di una civiltà libera e tollerante, nonostante la Brexit e la protezione delle frontiere? Piccadilly, Westminster e la City ci sembrano ormai vicini e famigliari, per non dire di Buckingham Palace e dei personaggi che animano la residenza reale, che ricoprono di immagini e gossip le pagine delle riviste. Eppure, seguendo il percorso proposto da Antonio Caprarica ci si immerge in un mondo non solo ricco di storia e di fascino, ma inaspettatamente misterioso. Una passeggiata che attraversa anche i secoli conduce nei poveri quartieri attraversati da Charles Dickens, nei palazzi divorati dal fuoco del Grande Incendio, tra le bancarelle di Soho dove Virginia Woolf cerca libri usati. E trasporta nel fantastico universo della monarchia, dove si incontrano i protagonisti dell’istituzione politica più antica del mondo dopo il papato: sovrani bizzarri, campioni di dissipatezza, e grandi regine capaci di dare onore e stabilità a quella Corona nella quale i britannici vedono ancora oggi il simbolo della grandezza del loro Paese. In un libro documentato e brioso, che riunisce Il romanzo dei Windsor e Il romanzo di Londra, completandoli con una nuova introduzione, l’autore – iscritto al club degli anglofili da quasi cinquant’anni – raccoglie i luoghi e le figure, le storie e le favole che hanno reso unica e leggendaria la metropoli sulle sponde del Tamigi.
Nessun autore italiano ha raccontato l’Inghilterra con la ricchezza di informazioni e la vivacità dell’anglofilo Caprarica.
L'AUTORE - Antonio Caprarica (Lecce, 1951) ha accumulato la sua vasta esperienza internazionale in trent’anni di reportage televisivi dall’estero: per la Rai è stato prima inviato di guerra in Afghanistan e Iraq, poi corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi e Londra. Ha lavorato anche nella carta stampata, come commentatore politico dell’Unità e di Epoca e condirettore di Paese Sera, e in radio, come direttore dei Giornali radio Rai e RadioUno. Per la sua attività ha ricevuto i più prestigiosi premi di giornalismo. E’ autore di romanzi, racconti di viaggio e saggi. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati da Sperling & Kupfer, La ragazza dei passi perduti, Dio ci salvi dagli inglesi… o no?!, C’era una volta in Italia, Il romanzo dei Windsor, Il romanzo di Londra, Intramontabile Elisabetta.
Venerdì 28 e Sabato 29 Aprile
La BookBlogger Eleonora Marsella torna a Spazio5 con
La rassegna letteraria degli emergenti
Ecco il terzo appuntamento letterario del 2017 targato EMERGENTI, organizzato dalla BookBlogger Eleonora Marsella.
“La rassegna letteraria degli emergenti” ritorna venerdì 28 e sabato 29 aprile: autori e artisti saranno i protagonisti del fine settimana letterario promosso nell’ambito dell’editoria d’oggi nel fantastico mondo degli emergenti. Ingresso libero. La moderazione è affidata alla Blogger Eleonora Marsella.
La BookBlogger Eleonora Marsella torna a Spazio5 con
La rassegna letteraria degli emergenti
Ecco il terzo appuntamento letterario del 2017 targato EMERGENTI, organizzato dalla BookBlogger Eleonora Marsella.
“La rassegna letteraria degli emergenti” ritorna venerdì 28 e sabato 29 aprile: autori e artisti saranno i protagonisti del fine settimana letterario promosso nell’ambito dell’editoria d’oggi nel fantastico mondo degli emergenti. Ingresso libero. La moderazione è affidata alla Blogger Eleonora Marsella.
Giovedi 27 aprile, alle 18.30.00
Fotografia e Cuba: Yander Zamora a Spazio5
intervistato da Luciano del Castillo
Giovedi 27 aprile ore 18,30 incontro con il fotografo cubano Yander Zamora per parlare di fotografia e di Cuba intervistato dal giornalista Luciano del Castillo. Yander è l'autore della foto simbolo della prima visita di un presidente americano a Cuba dopo il disgelo.
Fotografia e Cuba: Yander Zamora a Spazio5
intervistato da Luciano del Castillo
Giovedi 27 aprile ore 18,30 incontro con il fotografo cubano Yander Zamora per parlare di fotografia e di Cuba intervistato dal giornalista Luciano del Castillo. Yander è l'autore della foto simbolo della prima visita di un presidente americano a Cuba dopo il disgelo.
Esposizione straordinaria - 1965: the Beatles in Rome
Mostra fotografica di Carlo Riccardi
a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado
21 aprile - 27 aprile 2017
Nel corso del loro tour europeo del 1965, il 27 e il 28 giugno, i Fab Four suonarono a Roma. Due giorni, e quattro concerti al teatro Adriano, che sconvolsero la Capitale.
All’Adriano i Beatles arrivarono dopo essere passati da Milano e Genova. «Tiepida l’accoglienza dei Romani», titolava il Corriere del 28 giugno 1965. «Una certa delusione segna l’ultima fase della tournée italiana dei Beatles - si legge -: la platea di Roma non ha riservato ai quattro urlatori di Liverpool le accoglienze alle quali si sono assuefatti». Colpa del caldo e dell’amplificazione troppo alta e assordante fra le quattro pareti del cinema, secondo alcuni, prezzi troppo alti secondo altri.
Ad assistere all’evento anche Carlo Riccardi: il famoso fotoreporter dell’epoca realizzò un reportage immortalando l’imponente servizio di sicurezza posto davanti al Teatro dove si sarebbero esibiti, i fan in attesa e la conferenza stampa all’hotel Parco dei principi dove alloggiavano, e ovviamente il concerto, scattando (cosa impensabile qualche anno dopo) da sotto il palco, durante l’esibizione. Un magnifico documento storico che illustra uno scorcio dei meravigliosi anni ’60 attraverso coloro che di quell’epoca furono i protagonisti indiscussi.
Dal reportage di quell’evento, Maurizio Riccardi e Giovanni Currado hanno estratto i 20 scatti più significativi che raccontano l’intera giornata: 20 fotografie che segnano quel momento irripetibile per la storia della musica a Roma e che per la prima volta dopo tanti anni saranno esposte a Spazio5, in via Crescenzio 99/d dal 21 al 27 aprile 2017.
Il 21 aprile alle ore 19.00, sarà presentato anche il libro di Emanuela Pettinelli “Fortune e sfortune di una Beatles fan” (2017).
Carlo Riccardi (1926) Fotografo ed Artista, ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo. E’ il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò Negli anni cinquanta fonda la rivista «Vip» e lavora per molti giornali. Ha documentato sei elezioni papali. Ha pubblicato diversi libri fotografici, tra i quali: Sophia Loren - Se mi dice bene (Armando, 2014), I Tanti Pasolini (Armando, 2015) e Gli anni d’oro del Premio Strega (Ponte Sisto, 2016).
L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è composto da oltre un milione di negativi originali, che ritraggono altrettanti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno caratterizzato gli ultimi settant’anni di Storia italiana.
La mostra, a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado per l’Archivio Riccardi in collaborazione con Istituto Quinta Dimensione e Agenzia Documentazione Fotografica AGR.
Mostra fotografica di Carlo Riccardi
a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado
21 aprile - 27 aprile 2017
Nel corso del loro tour europeo del 1965, il 27 e il 28 giugno, i Fab Four suonarono a Roma. Due giorni, e quattro concerti al teatro Adriano, che sconvolsero la Capitale.
All’Adriano i Beatles arrivarono dopo essere passati da Milano e Genova. «Tiepida l’accoglienza dei Romani», titolava il Corriere del 28 giugno 1965. «Una certa delusione segna l’ultima fase della tournée italiana dei Beatles - si legge -: la platea di Roma non ha riservato ai quattro urlatori di Liverpool le accoglienze alle quali si sono assuefatti». Colpa del caldo e dell’amplificazione troppo alta e assordante fra le quattro pareti del cinema, secondo alcuni, prezzi troppo alti secondo altri.
Ad assistere all’evento anche Carlo Riccardi: il famoso fotoreporter dell’epoca realizzò un reportage immortalando l’imponente servizio di sicurezza posto davanti al Teatro dove si sarebbero esibiti, i fan in attesa e la conferenza stampa all’hotel Parco dei principi dove alloggiavano, e ovviamente il concerto, scattando (cosa impensabile qualche anno dopo) da sotto il palco, durante l’esibizione. Un magnifico documento storico che illustra uno scorcio dei meravigliosi anni ’60 attraverso coloro che di quell’epoca furono i protagonisti indiscussi.
Dal reportage di quell’evento, Maurizio Riccardi e Giovanni Currado hanno estratto i 20 scatti più significativi che raccontano l’intera giornata: 20 fotografie che segnano quel momento irripetibile per la storia della musica a Roma e che per la prima volta dopo tanti anni saranno esposte a Spazio5, in via Crescenzio 99/d dal 21 al 27 aprile 2017.
Il 21 aprile alle ore 19.00, sarà presentato anche il libro di Emanuela Pettinelli “Fortune e sfortune di una Beatles fan” (2017).
Carlo Riccardi (1926) Fotografo ed Artista, ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo. E’ il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò Negli anni cinquanta fonda la rivista «Vip» e lavora per molti giornali. Ha documentato sei elezioni papali. Ha pubblicato diversi libri fotografici, tra i quali: Sophia Loren - Se mi dice bene (Armando, 2014), I Tanti Pasolini (Armando, 2015) e Gli anni d’oro del Premio Strega (Ponte Sisto, 2016).
L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è composto da oltre un milione di negativi originali, che ritraggono altrettanti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno caratterizzato gli ultimi settant’anni di Storia italiana.
La mostra, a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado per l’Archivio Riccardi in collaborazione con Istituto Quinta Dimensione e Agenzia Documentazione Fotografica AGR.
Dal 10 maggio
Attimi di tennis
Mostra fotografica di Giorgio Maiozzi
A Maggio tornano gli Internazionali BNL d’Italia di tennis, ovvero il più importante evento sportivo della Capitale e l'Istituto Quinta Dimensione ha deciso di celebrarlo con una stupenda mostra fotografica.
“Attimi di tennis”, una galleria di immagini fotografiche dei grandi campioni di questo sport che tutti gli anni si danno battaglia sui campi in terra rossa del Foro Italico in occasione degli Internazionali d’Italia di tennis, inserita in un contesto tra i più apprezzati e frequentati dai romani.
L’autore, Giorgio Maiozzi, fotografo sportivo, specializzato in reportage, che segue da oltre 20 anni questo evento, ci regala alcuni attimi delle ultime edizioni del torneo, che quest’anno si svolgerà dal 10 al 21 maggio e vedrà protagonisti tutte le “star” mondiali del tennis maschile e femminile.
Attimi di tennis
Mostra fotografica di Giorgio Maiozzi
A Maggio tornano gli Internazionali BNL d’Italia di tennis, ovvero il più importante evento sportivo della Capitale e l'Istituto Quinta Dimensione ha deciso di celebrarlo con una stupenda mostra fotografica.
“Attimi di tennis”, una galleria di immagini fotografiche dei grandi campioni di questo sport che tutti gli anni si danno battaglia sui campi in terra rossa del Foro Italico in occasione degli Internazionali d’Italia di tennis, inserita in un contesto tra i più apprezzati e frequentati dai romani.
L’autore, Giorgio Maiozzi, fotografo sportivo, specializzato in reportage, che segue da oltre 20 anni questo evento, ci regala alcuni attimi delle ultime edizioni del torneo, che quest’anno si svolgerà dal 10 al 21 maggio e vedrà protagonisti tutte le “star” mondiali del tennis maschile e femminile.
Dal 9 al 14 Aprile
Ipotesi di realtà VII
Mostra personale delle opere di Carlo La Porta
Ipotesi di realtà è stato il tema della prima mostra personale di Carlo La Porta, quasi un fil rouge tra le sue opere, per identificare il percorso artistico dell’autore: “La pittura intesa come mezzo per creare un mondo di ipotesi perfette del paesaggio e della realtà…”.
A distanza di quasi venti anni da quella prima esperienza, l’Artista ne prosegue il tema.
In questa sua settima personale romana, la continuità di quell’idea iniziale, pur nella varietà dei soggetti che popolano i suoi quadri, rimane costante.
Carlo La Porta è nato il 15 luglio 1954 a Roma, dove ha svolto studi classici ed esercita la Professione di Avvocato. Pittore e scrittore, da sempre appassionato di grafica e pittura, dai primi anni 90 ha scelto la strada della pittura ad olio come tecnica espressiva a lui più congeniale.
Ipotesi di realtà VII
Mostra personale delle opere di Carlo La Porta
Ipotesi di realtà è stato il tema della prima mostra personale di Carlo La Porta, quasi un fil rouge tra le sue opere, per identificare il percorso artistico dell’autore: “La pittura intesa come mezzo per creare un mondo di ipotesi perfette del paesaggio e della realtà…”.
A distanza di quasi venti anni da quella prima esperienza, l’Artista ne prosegue il tema.
In questa sua settima personale romana, la continuità di quell’idea iniziale, pur nella varietà dei soggetti che popolano i suoi quadri, rimane costante.
Carlo La Porta è nato il 15 luglio 1954 a Roma, dove ha svolto studi classici ed esercita la Professione di Avvocato. Pittore e scrittore, da sempre appassionato di grafica e pittura, dai primi anni 90 ha scelto la strada della pittura ad olio come tecnica espressiva a lui più congeniale.
Venerdì 7 aprile, alle 19.00
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta: La pelle che racconta: dalle rughe della Magnani ai segni della “vecchiezza” nelle icone della pittura
Penultimo appuntamento di questa stagione per Questioni di Pelle, incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta: La pelle che racconta: dalle rughe della Magnani ai segni della “vecchiezza” nelle icone della pittura
Penultimo appuntamento di questa stagione per Questioni di Pelle, incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
Venerdì 31 marzo 2017 alle 19.00 a Spazio5 - via Crescenzio 99/d, non lontano dalla fermata Metro Ottaviano - Domenico De Masi presenta il suo libro Lavorare gratis, lavorare tutti (Rizzoli, 2017), intervistato dal giornalista Fabio Grisanti.
Il libro - Ormai non esiste famiglia in cui non ci sia un figlio, un parente o un amico che non sia disoccupato. Se ne parla come di un appestato, abbassando la voce per non farsi sentire dagli estranei, e comunque sospettando che, sotto sotto, si tratti di un fannullone o di uno scapestrato. Con la disoccupazione giovanile stabile oltre il 40%, l’Italia è oggi un Paese con milioni di questi “fannulloni” e “scapestrati”. Tutte le soluzioni sperimentate finora, compresi i voucher e il jobs act, celano l’intento di ampliare a dismisura un esercito di riserva professionalizzato e docile, disponibile a entrare e uscire dal mondo del lavoro secondo le fluttuazioni capricciose del mercato. Bisognerebbe invece avere il coraggio di affrontare la questione in tutta la sua gravità: la disoccupazione non solo non diminuirà, ma è destinata ad aumentare. Basta guardarsi intorno: ieri le macchine sostituivano l’uomo alla catena di montaggio, domani software sempre più sofisticati lavoreranno al posto di medici, dirigenti e notai. Insomma, il progresso tecnologico ci procurerà sempre più beni e servizi senza impiegare lavoro umano. E la soluzione non è ostacolarne la marcia trionfale, ma trovare criteri radicalmente nuovi per ridistribuire in modo equo la ricchezza. Per questo i disoccupati e tutti coloro che temono di poterlo diventare, se vogliono salvarsi, devono adottare una strategia di riscatto ben definita. Perché pretendere un comportamento e un’etica ritagliati sul lavoro quando il lavoro viene negato? Perché non trasformare i disoccupati in un’avanguardia di quel mondo libero dal lavoro e sperimentare le occasioni preziose offerte da quella libertà? Ciò che oggi si profila non è conquistare, lottando con le unghie e con i denti, un posto di ultima fila nel mercato del lavoro industriale, ma sedere nella cabina di regia della società postindustriale. La soluzione è un nuovo modello di sviluppo e di convivenza, che possa condurci verso approdi sempre meno infelici.
L’autore - Domenico De Masi è nato a Rotello (CB) nel 1938. È professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università Sapienza di Roma. Per Rizzoli ha pubblicato, tra gli altri libri, Il futuro del lavoro, Ozio creativo, Mappa mundi, Tag, Una semplice rivoluzione.
Il libro - Ormai non esiste famiglia in cui non ci sia un figlio, un parente o un amico che non sia disoccupato. Se ne parla come di un appestato, abbassando la voce per non farsi sentire dagli estranei, e comunque sospettando che, sotto sotto, si tratti di un fannullone o di uno scapestrato. Con la disoccupazione giovanile stabile oltre il 40%, l’Italia è oggi un Paese con milioni di questi “fannulloni” e “scapestrati”. Tutte le soluzioni sperimentate finora, compresi i voucher e il jobs act, celano l’intento di ampliare a dismisura un esercito di riserva professionalizzato e docile, disponibile a entrare e uscire dal mondo del lavoro secondo le fluttuazioni capricciose del mercato. Bisognerebbe invece avere il coraggio di affrontare la questione in tutta la sua gravità: la disoccupazione non solo non diminuirà, ma è destinata ad aumentare. Basta guardarsi intorno: ieri le macchine sostituivano l’uomo alla catena di montaggio, domani software sempre più sofisticati lavoreranno al posto di medici, dirigenti e notai. Insomma, il progresso tecnologico ci procurerà sempre più beni e servizi senza impiegare lavoro umano. E la soluzione non è ostacolarne la marcia trionfale, ma trovare criteri radicalmente nuovi per ridistribuire in modo equo la ricchezza. Per questo i disoccupati e tutti coloro che temono di poterlo diventare, se vogliono salvarsi, devono adottare una strategia di riscatto ben definita. Perché pretendere un comportamento e un’etica ritagliati sul lavoro quando il lavoro viene negato? Perché non trasformare i disoccupati in un’avanguardia di quel mondo libero dal lavoro e sperimentare le occasioni preziose offerte da quella libertà? Ciò che oggi si profila non è conquistare, lottando con le unghie e con i denti, un posto di ultima fila nel mercato del lavoro industriale, ma sedere nella cabina di regia della società postindustriale. La soluzione è un nuovo modello di sviluppo e di convivenza, che possa condurci verso approdi sempre meno infelici.
L’autore - Domenico De Masi è nato a Rotello (CB) nel 1938. È professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università Sapienza di Roma. Per Rizzoli ha pubblicato, tra gli altri libri, Il futuro del lavoro, Ozio creativo, Mappa mundi, Tag, Una semplice rivoluzione.
Sabato 25 marzo, alle 18.30
Filippo Accettella presenta il libro
Alluvione con l'autore converserà Damiano Vozzol
Il libro - 1152, Rotta di Ficarolo, dopo giorni di intense precipitazioni il Po esonda, allagando le valli del Polesine. 1951, il fiume straripa di nuovo. Sono passati otto secoli, è crollato un impero e vari altri se ne sono avvicendati, nato l’uno sopra le rovine dell’altro. Ma la pianura tra Rovigo e Venezia è refrattaria agli insegnamenti della storia, nascosta com’è dalle nebbie della Padania. oppure la causa della catastrofe non è da ricercare nell’indolenza del territorio ma nell’alluvione, così come il sintomo non è la causa della malattia ma il suo effetto. È che nella vita i prima e i dopo si confondono e i ricordi, sommersi, si disperdono. Soprattutto in quella di Pietro, malato d’Alzheimer, e di sua figlia Betta che, insieme a Neo cercherà di arginare. Sotto la pioggia dei ricordi i tre sveleranno agli altri e a se stessi frammenti di un passato dimenticato, emersi dalla piena di trent’anni prima. Filippo Accettella si misura in questo romanzo con il tema della memoria, trattandolo con la freddezza analitica dell’acqua gelida e la violenza di un fiume in piena. Uno stile asciutto ma dirompente che trascina il lettore dritto alla fine.
L'autore - Filippo Accettella è nato nel 1971 a Roma dove vive con la moglie e le tre figlie. È cresciuto e ha lavorato nel teatro delle marionette della sua famiglia fondato nel 1945. Si occupa di risorse umane in Enel e insegna all’Università la Sapienza di Roma e alla Pontificia Università San Tommaso D’Aquino-Angelicum di Roma. Per l’erudita ha già pubblicato Barataria, romanzo d’esordio.
Filippo Accettella presenta il libro
Alluvione con l'autore converserà Damiano Vozzol
Il libro - 1152, Rotta di Ficarolo, dopo giorni di intense precipitazioni il Po esonda, allagando le valli del Polesine. 1951, il fiume straripa di nuovo. Sono passati otto secoli, è crollato un impero e vari altri se ne sono avvicendati, nato l’uno sopra le rovine dell’altro. Ma la pianura tra Rovigo e Venezia è refrattaria agli insegnamenti della storia, nascosta com’è dalle nebbie della Padania. oppure la causa della catastrofe non è da ricercare nell’indolenza del territorio ma nell’alluvione, così come il sintomo non è la causa della malattia ma il suo effetto. È che nella vita i prima e i dopo si confondono e i ricordi, sommersi, si disperdono. Soprattutto in quella di Pietro, malato d’Alzheimer, e di sua figlia Betta che, insieme a Neo cercherà di arginare. Sotto la pioggia dei ricordi i tre sveleranno agli altri e a se stessi frammenti di un passato dimenticato, emersi dalla piena di trent’anni prima. Filippo Accettella si misura in questo romanzo con il tema della memoria, trattandolo con la freddezza analitica dell’acqua gelida e la violenza di un fiume in piena. Uno stile asciutto ma dirompente che trascina il lettore dritto alla fine.
L'autore - Filippo Accettella è nato nel 1971 a Roma dove vive con la moglie e le tre figlie. È cresciuto e ha lavorato nel teatro delle marionette della sua famiglia fondato nel 1945. Si occupa di risorse umane in Enel e insegna all’Università la Sapienza di Roma e alla Pontificia Università San Tommaso D’Aquino-Angelicum di Roma. Per l’erudita ha già pubblicato Barataria, romanzo d’esordio.
Lunedì 20 marzo, alle 19.00
L'Europa a 60 anni dai Trattati di Roma
A pochi giorni dall'anniversario della nascita dell'Europa, Spazio5 ospita un interessante dibattito sul tema.
"Ce lo chiede l'Europa" è la frase minacciosa che spesso introduce tasse o tagli della spesa pubblica. Come rimediare? Durante l'incontro, i relatori spiegheranno come dai Trattati di Roma ad oggi si sia trasformata l'idea di Europa nell'immaginario dei cittadini.
Interverranno Grazia Naletto di Sbilanciamoci e Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente
L'Europa a 60 anni dai Trattati di Roma
A pochi giorni dall'anniversario della nascita dell'Europa, Spazio5 ospita un interessante dibattito sul tema.
"Ce lo chiede l'Europa" è la frase minacciosa che spesso introduce tasse o tagli della spesa pubblica. Come rimediare? Durante l'incontro, i relatori spiegheranno come dai Trattati di Roma ad oggi si sia trasformata l'idea di Europa nell'immaginario dei cittadini.
Interverranno Grazia Naletto di Sbilanciamoci e Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente
Dal 16 marzo al 21 marzo
VIII Settimana Francese a Roma
CINQ versus CINQUE
Artisti italiani e francesi a confronto
La Francia come l’Italia, più volte detentrici di un ruolo di crocevia culturale, rappresentano un’aspetto della storia dell’arte molto importante. Per questo è fondamentale alimentare manifestazioni come la Settimana Francese a Roma, dove lo scambio artistico si può trasformare in una (ponte virtuale) piattaforma per futuri progetti e dove la conoscenza reciproca è in grado di superare ogni limite geografico e aiuta a far capire come la creatività diventi padrona del segno e sia capace di interpretare l’armonia e contemporaneamente la carica emotiva.
Dieci saranno gli artisti che rappresenteranno la sintesi dell’incontro tra linguaggi diversi che confluiscono nella mostra “ Cinq vs Cinque”.
Norberto Cenci, Edith Dzieduszycka, Giovanna Gandini, Florian Heymann, Metello Iacobini, Cristian Montarau, Michel Patrin , Elisabetta Piu, Simona Sarti, Serge Ubertì.
VIII Settimana Francese a Roma
CINQ versus CINQUE
Artisti italiani e francesi a confronto
La Francia come l’Italia, più volte detentrici di un ruolo di crocevia culturale, rappresentano un’aspetto della storia dell’arte molto importante. Per questo è fondamentale alimentare manifestazioni come la Settimana Francese a Roma, dove lo scambio artistico si può trasformare in una (ponte virtuale) piattaforma per futuri progetti e dove la conoscenza reciproca è in grado di superare ogni limite geografico e aiuta a far capire come la creatività diventi padrona del segno e sia capace di interpretare l’armonia e contemporaneamente la carica emotiva.
Dieci saranno gli artisti che rappresenteranno la sintesi dell’incontro tra linguaggi diversi che confluiscono nella mostra “ Cinq vs Cinque”.
Norberto Cenci, Edith Dzieduszycka, Giovanna Gandini, Florian Heymann, Metello Iacobini, Cristian Montarau, Michel Patrin , Elisabetta Piu, Simona Sarti, Serge Ubertì.
Sabato 11 Marzo
La BookBlogger Eleonora Marsella torna a Spazio5 con La rassegna letteraria degli emergenti
Ecco il secondo appuntamento letterario del 2017 targato EMERGENTI, organizzato dalla BookBlogger Eleonora Marsella.
“La rassegna letteraria degli emergenti” ritorna sabato 11 marzo: autori e artisti saranno i protagonisti del sabato letterario promosso nell’ambito dell’editoria d’oggi nel fantastico mondo degli emergenti.
Il sabato sarà possibile assistere alla presentazione di tre libri mentre diversi artisti coloreranno la galleria con tele, foto e opere uniche che rimarranno esposte fino a martedì 14 marzo. L’evento sarà a partire dalle ore 17.45 fino alle 20 circa. Ingresso libero.
La moderazione è affidata alla Blogger Eleonora Marsella.
La BookBlogger Eleonora Marsella torna a Spazio5 con La rassegna letteraria degli emergenti
Ecco il secondo appuntamento letterario del 2017 targato EMERGENTI, organizzato dalla BookBlogger Eleonora Marsella.
“La rassegna letteraria degli emergenti” ritorna sabato 11 marzo: autori e artisti saranno i protagonisti del sabato letterario promosso nell’ambito dell’editoria d’oggi nel fantastico mondo degli emergenti.
Il sabato sarà possibile assistere alla presentazione di tre libri mentre diversi artisti coloreranno la galleria con tele, foto e opere uniche che rimarranno esposte fino a martedì 14 marzo. L’evento sarà a partire dalle ore 17.45 fino alle 20 circa. Ingresso libero.
La moderazione è affidata alla Blogger Eleonora Marsella.
Venerdi 10 Marzo, alle 19.00
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta: La simmetria di psoriasi e vitiligine: l'esempio di Chantelle, la modella maculata
Tornano anche nel 2017 gli incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta: La simmetria di psoriasi e vitiligine: l'esempio di Chantelle, la modella maculata
Tornano anche nel 2017 gli incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
Mostra fotografica di Carlo e Maurizio Riccardi
Mercoledì 8 marzo 2017 ore 18:00
c/0 Casa della Memoria e della Storia Via S. Francesco di Sales, 5 Roma
Giovedì 23 febbraio 2017 alle 19.00 a Spazio5, in via Crescenzio 99/d a Roma (Metro Ottaviano) Francesca Immacolata Chaouqui presenta Nel nome di Pietro, pubblicato lo scorso 7 febbraio da Sperling & Kupfer, intervistata dal giornalista Fabio Grisanti.
Parla di Vatileaks 2, ma non solo Nel nome di Pietro. Chaouqui, infatti, è stata la protagonista della fuga di notizie riservate sulle finanze vaticane nel novembre del 2015, assieme a monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda (condannato a 18 mesi e a cui il Papa ha concesso la libertà condizionale), Nicola Maio (collaboratore di Balda, poi assolto) e i giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi che, con le informazioni riservate, hanno pubblicato rispettivamente i libri Via Crucis (Chiarelettere) e Avarizia (Feltrinelli) entrambi prosciolti dalle accuse.
Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede (il COSEA), era stata condannata a 10 mesi di reclusione, pena che è stata sospesa. Ora, dopo il processo e dopo aver avuto un figlio (chiamato Pietro), ecco il libro in cui l'autrice racconta retroscena, racconti e dettagli dello scandalo.
Fabio Grisanti (1954), laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, è uno stimato punto di riferimento per la comunicazione d'emergenza e la gestione della crisi di aziende. Cinema, letture, viaggi e buona cucina sono i suoi interessi dichiarati.
Parla di Vatileaks 2, ma non solo Nel nome di Pietro. Chaouqui, infatti, è stata la protagonista della fuga di notizie riservate sulle finanze vaticane nel novembre del 2015, assieme a monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda (condannato a 18 mesi e a cui il Papa ha concesso la libertà condizionale), Nicola Maio (collaboratore di Balda, poi assolto) e i giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi che, con le informazioni riservate, hanno pubblicato rispettivamente i libri Via Crucis (Chiarelettere) e Avarizia (Feltrinelli) entrambi prosciolti dalle accuse.
Francesca Immacolata Chaouqui, già componente della Commissione referente sulle attività economiche della Santa Sede (il COSEA), era stata condannata a 10 mesi di reclusione, pena che è stata sospesa. Ora, dopo il processo e dopo aver avuto un figlio (chiamato Pietro), ecco il libro in cui l'autrice racconta retroscena, racconti e dettagli dello scandalo.
Fabio Grisanti (1954), laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, è uno stimato punto di riferimento per la comunicazione d'emergenza e la gestione della crisi di aziende. Cinema, letture, viaggi e buona cucina sono i suoi interessi dichiarati.
Evento "THIRD MILLENNIUM" a Jakarta / Indonesia
La Sponda - Piazza del Popolo, 3 Roma
Eventi Spazio 5 - Via Crescenzio, 99/d
www.spazio5.com - [email protected]
Venerdi 10 Febbraio, alle 19.00
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta:
'Il rosso ”porpora”: sulla pelle, nel potere e nella pittura'
Tornano anche nel 2017 gli incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta:
'Il rosso ”porpora”: sulla pelle, nel potere e nella pittura'
Tornano anche nel 2017 gli incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrattiva sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
Sabato 11 e Domenica 12 Febbraio
La BookBlogger Eleonora Marsella presenta:
'La rassegna letteraria degli emergenti'
Arriva il primo appuntamento letterario del 2017 targato EMERGENTI, organizzato dalla BookBlogger Eleonora Marsella.
“La rassegna letteraria degli emergenti” si svolgerà nei giorni 11-12 Febbraio 2017 presso Spazio5, in via Crescenzio 99d, nel cuore di Roma, non lontano da San Pietro. Autori e artisti saranno i protagonisti del weekend letterario promosso nell’ambito dell’editoria d’oggi nel fantastico mondo degli emergenti.
Il sabato e la domenica ci saranno due presentazioni di libri e diversi artisti coloreranno la galleria con tele, foto e opere uniche. L’evento sarà a partire dalle ore 17.45 fino alle 20 circa. Ingresso libero, una performance poetica e… tanto altro ancora!
Ogni libro sarà interpretato dall’attrice Francesca Del Vicario, la moderazione è affidata alla Blogger Eleonora Marsella, mentre la giovanissima Federica Girardi si occuperà di fermare gli attimi migliori. QUI IL PROGRAMMA
La BookBlogger Eleonora Marsella presenta:
'La rassegna letteraria degli emergenti'
Arriva il primo appuntamento letterario del 2017 targato EMERGENTI, organizzato dalla BookBlogger Eleonora Marsella.
“La rassegna letteraria degli emergenti” si svolgerà nei giorni 11-12 Febbraio 2017 presso Spazio5, in via Crescenzio 99d, nel cuore di Roma, non lontano da San Pietro. Autori e artisti saranno i protagonisti del weekend letterario promosso nell’ambito dell’editoria d’oggi nel fantastico mondo degli emergenti.
Il sabato e la domenica ci saranno due presentazioni di libri e diversi artisti coloreranno la galleria con tele, foto e opere uniche. L’evento sarà a partire dalle ore 17.45 fino alle 20 circa. Ingresso libero, una performance poetica e… tanto altro ancora!
Ogni libro sarà interpretato dall’attrice Francesca Del Vicario, la moderazione è affidata alla Blogger Eleonora Marsella, mentre la giovanissima Federica Girardi si occuperà di fermare gli attimi migliori. QUI IL PROGRAMMA
Mercoledì 15 Febbraio, alle 19.00
Enzo de Camillis presenta il libro 'Io so...'
a cui seguirà la proiezione del docu-film
'Un intellettuale in borgata'
Mercoledì 15 Febbraio 2017 alle 19.00, sarà proiettato il docu-film di Enzo De Camillis 'Un intellettuale in borgata', che si avvale della partecipazione straordinaria di Leo Gullotta e delle testimonianze dei registi Pupi Avati, Ugo Gregoretti, Citto Maselli, Maurizio Ponzi e Nino Russo, di Gianni Borgna, del costituzionalista Stefano Rodotà, dello storico dell'arte Antonio Del Guercio, del giornalista Renato Parascandolo, dell'ex dirigente Cgil Otello Angeli, del senatore Vincenzo Vita, dello scenografo e arredatore Osvaldo Desideri, degli ex "ragazzi di vita" Silvio Parrello e Umberto Mercatante.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Per l'occasione, in collaborazione l'Archivio Riccardi, sarà allestita la mostra I tanti Pasolini con le foto di Carlo Riccardi.
Enzo de Camillis presenta il libro 'Io so...'
a cui seguirà la proiezione del docu-film
'Un intellettuale in borgata'
Mercoledì 15 Febbraio 2017 alle 19.00, sarà proiettato il docu-film di Enzo De Camillis 'Un intellettuale in borgata', che si avvale della partecipazione straordinaria di Leo Gullotta e delle testimonianze dei registi Pupi Avati, Ugo Gregoretti, Citto Maselli, Maurizio Ponzi e Nino Russo, di Gianni Borgna, del costituzionalista Stefano Rodotà, dello storico dell'arte Antonio Del Guercio, del giornalista Renato Parascandolo, dell'ex dirigente Cgil Otello Angeli, del senatore Vincenzo Vita, dello scenografo e arredatore Osvaldo Desideri, degli ex "ragazzi di vita" Silvio Parrello e Umberto Mercatante.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Per l'occasione, in collaborazione l'Archivio Riccardi, sarà allestita la mostra I tanti Pasolini con le foto di Carlo Riccardi.
Giovedì 26 gennaio, ore 19:00
Gennaro Sangiuliano presenta 'Hillary'
conversando con Fabio Grisanti.
Gennaro Sangiuliano presenta 'Hillary'
conversando con Fabio Grisanti.
La parabola personale di Hillary, da quarant'anni insediata ai vertici e nel ventre del potere americano, ripercorre la vicenda di questa grande nazione. Le conclusioni sono ancora tutte da scrivere. «Sono molto orgogliosa di essere stata una Goldwater girl , avevo idee radicate nel conservatorismo. Io non sono nata democratica.» È da questo paradosso, solo apparente, che Gennaro Sangiuliano prende le mosse per ricostruire il lungo cammino politico e sentimentale di Hillary Rodham Clinton, ex First Lady, ex Segretario di Stato durante l'amministrazione Obama ma, soprattutto, prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti d'America.
Gennaro Sangiuliano (1962) è laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia, e il Master di II livello in Diritto Privato Europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Sapienza. Giornalista professionista, è editorialista de “Il Sole24Ore”, principale quotidiano economico italiano, e collabora con “Il Foglio”, “Il Giornale” e con il magazine “L’Espresso”. È vicedirettore del TG1, titolare del corso di Comunicazione Finanziaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Sapienza e del corso di Diritto dell’Informazione del corso di Lettere dell’Università Lumsa di Roma.
Fabio Grisanti (1954), laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, è uno stimato punto di riferimento per la comunicazione d'emergenza e la gestione della crisi di aziende. Cinema, letture, viaggi e buona cucina sono i suoi interessi dichiarati.
Gennaro Sangiuliano (1962) è laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia, e il Master di II livello in Diritto Privato Europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Sapienza. Giornalista professionista, è editorialista de “Il Sole24Ore”, principale quotidiano economico italiano, e collabora con “Il Foglio”, “Il Giornale” e con il magazine “L’Espresso”. È vicedirettore del TG1, titolare del corso di Comunicazione Finanziaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Sapienza e del corso di Diritto dell’Informazione del corso di Lettere dell’Università Lumsa di Roma.
Fabio Grisanti (1954), laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, è uno stimato punto di riferimento per la comunicazione d'emergenza e la gestione della crisi di aziende. Cinema, letture, viaggi e buona cucina sono i suoi interessi dichiarati.
Eventi: Accademia La Sponda - Programma 2017
Eventi Spazio 5 - Via Crescenzio, 99/d
www.spazio5.com - [email protected]
Giovedì 12 Gennaio, alle 19.00
Manuela Sain Colombo presenta 'Ciak si cena!'
conversando con Fabio Grisanti.
Il libro è frutto di tre passioni: arte, cucina e cinema. Manuela Sain Colombo è prima di tutto una pittrice, poi un'appassionata di cinema, e infine una cuoca davvero speciale. Quello che ci propone non è l'ennesimo ricettario, ma quasi un manuale di scenografia culinaria, perché le sue ricette sono, prima di tutto, rappresentazioni artistiche. I piatti nascono tutti da un'ispirazione cinematografica, una scelta assolutamente personale che segue il gusto e la fantasia dell'autrice, l'effetto a cui puntano è lo stupore, la meraviglia, l'incanto dell'occhio prima ancora che del palato. C'è un po'di tutto: dalla fantascienza al romanticismo; dal western all'erotico. Obiettivo? Emozionare i commensali! Stupire con il piatto 2001 Odissea nello spazio o sedurre con Ultimo tango a Parigi. Divertitevi dunque a preparare cene a tema cinematografico di grande effetto, con ricette ispirate alla tradizione mediterranea, senza dimenticare la variante vegetariana.
Manuela Sain Colombo presenta 'Ciak si cena!'
conversando con Fabio Grisanti.
Il libro è frutto di tre passioni: arte, cucina e cinema. Manuela Sain Colombo è prima di tutto una pittrice, poi un'appassionata di cinema, e infine una cuoca davvero speciale. Quello che ci propone non è l'ennesimo ricettario, ma quasi un manuale di scenografia culinaria, perché le sue ricette sono, prima di tutto, rappresentazioni artistiche. I piatti nascono tutti da un'ispirazione cinematografica, una scelta assolutamente personale che segue il gusto e la fantasia dell'autrice, l'effetto a cui puntano è lo stupore, la meraviglia, l'incanto dell'occhio prima ancora che del palato. C'è un po'di tutto: dalla fantascienza al romanticismo; dal western all'erotico. Obiettivo? Emozionare i commensali! Stupire con il piatto 2001 Odissea nello spazio o sedurre con Ultimo tango a Parigi. Divertitevi dunque a preparare cene a tema cinematografico di grande effetto, con ricette ispirate alla tradizione mediterranea, senza dimenticare la variante vegetariana.
Venerdi 13 Gennaio, alle 19.00
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta:
'Il demonio nella pelle: prurito, disturbo da escoriazione, tricotillomania'
Tornano anche nel 2017 gli incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrativa sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
A Questioni di Pelle, Massimo Papi presenta:
'Il demonio nella pelle: prurito, disturbo da escoriazione, tricotillomania'
Tornano anche nel 2017 gli incontri a scadenza mensile di circa 2 ore nei quali cute, scienza, arte e discipline affini creano soggetti divertenti e suggestivi, che stimolano discussione e idee nuove in coloro che partecipano.
Massimo Papi introdurrà un argomento dermatologico visto attraverso la lente dell'arte, della storia e dell'attualità, e ne discuterà con l'aiuto e la partecipazione di esperti di vari settori, dalla storia dell'arte al giornalismo all'antropologia al teatro alla musica... e con le persone presenti. La cute rappresenta lo strumento di comunicazione con il mondo esterno fatto di relazioni e di emozioni ma è anche l'involucro del corpo dove l'organismo esprime sofferenze biologiche e mostra i segnali di allarme come fosse il display di un computer. Inoltre, comunichiamo attraverso la pelle i nostri sentimenti di ansia, vergogna, paura.
I modi di dire popolari “ho i nervi a fior di pelle”, “non sto nella pelle”, “amici per la pelle”, “simpatia a pelle” esprimono bene in modo figurato sentimenti e sensazioni che provengono dall'interno. La pelle è anche il nostro strumento di comunicazione relazionale in virtù della sua elevata valenza estetica e sessuale. Una pelle sana e curata ci rende piacevoli e ci fa accettare con maggiore facilità e se la comunicazione si estende ai 5 sensi la cute diviene grande protagonista della nostra attrativa sessuale.
La cute universo biologico e psichico diviene sempre più universo artistico-figurativo.
Giovedì 26 Gennaio, alle 19.00
Gennaro Sangiuliano presenta 'Hillary'
conversando con Fabio Grisanti.
La parabola personale di Hillary, da quarant'anni insediata ai vertici e nel ventre del potere americano, ripercorre la vicenda di questa grande nazione. Le conclusioni sono ancora tutte da scrivere. «Sono molto orgogliosa di essere stata una Goldwater girl , avevo idee radicate nel conservatorismo. Io non sono nata democratica.» È da questo paradosso, solo apparente, che Gennaro Sangiuliano prende le mosse per ricostruire il lungo cammino politico e sentimentale di Hillary Rodham Clinton, ex First Lady, ex Segretario di Stato durante l'amministrazione Obama ma, soprattutto, prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Nata nel 1947 a Park Ridge, sobborgo di Chicago, Hillary cresce con la passione politica che respira in famiglia – il padre è un convinto anticomunista – e quel Goldwater per il quale parteggia non è altro che il candidato repubblicano nella campagna presidenziale del 1964. Dopo la febbrile stagione del '68 e della contestazione studentesca – sono gli anni della guerra in Vietnam e delle battaglie per i diritti civili – Hillary matura una diversa coscienza politica e a Yale, dove si è iscritta per diventare avvocato, fa un incontro che le cambia la vita. Conosce un giovane brillante e carismatico dell'Arkansas («pareva un vichingo, con i capelli lunghi e la barba incolta…»), si chiama Bill e se ne innamora subito. Nasce una coppia, anzi, un vero e proprio sodalizio. Insieme si completano a vicenda: lui geniale, estroverso ma disordinato e incostante; lei diligente, perfezionista, ma capace di suscitare grandi antipatie. Entrambi puntano a una prestigiosa carriera politica e alla conquista del potere. E ci riescono. Hillary entra nello staff legale della commissione Giustizia della Camera che si occupa dell'impeachment di Nixon dopo lo scandalo Watergate; Bill diventa prima attorney general e poi governatore democratico dello Stato dell'Arkansas.
Gennaro Sangiuliano (1962) è laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia, e il Master di II livello in Diritto Privato Europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Sapienza. Giornalista professionista, è editorialista de “Il Sole24Ore”, principale quotidiano economico italiano, e collabora con “Il Foglio”, “Il Giornale” e con il magazine “L’Espresso”. È vicedirettore del TG1, titolare del corso di Comunicazione Finanziaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Sapienza e del corso di Diritto dell’Informazione del corso di Lettere dell’Università Lumsa di Roma.
Fabio Grisanti (1954), laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, consigliere UGAI (fino al 2012),Segretario Nazionale UDICOM (2010), presidente di Roviano Fotografia (2012), ha iniziato la sua attività professionale in Rusconi Editore (1977) per poi approdare in Alitalia (1980) dal quale ufficio stampa (1993) ne è uscito per assumere in ADR Aeroporti di Roma il ruolo di capo ufficio stampa di Ciampino e dello scalo intercontinentale di Fiumicino. Divenuto dirigente con l'incarico di responsabile delle relazioni esterne dell' Ente Tabacchi Italiani (1999), lo ha lasciato dopo la sua privatizzazione per essere nominato Direttore della Comunicazione e dei Rapporti Istituzionali in Eur Spa (2004). Direttore Commerciale di Eur Tel (2011-2016). Fondatore e Presidente di Grisanti & Partners - Legal Media Relations (2016). Attento osservatore del mondo del trasporto aereo, dove ha acquisito una considerevole esperienza lavorativa, oggi è uno stimato punto di riferimento per la comunicazione d'emergenza e la gestione della crisi di aziende. Cinema, letture, viaggi e buona cucina sono i suoi interessi dichiarati.
Gennaro Sangiuliano presenta 'Hillary'
conversando con Fabio Grisanti.
La parabola personale di Hillary, da quarant'anni insediata ai vertici e nel ventre del potere americano, ripercorre la vicenda di questa grande nazione. Le conclusioni sono ancora tutte da scrivere. «Sono molto orgogliosa di essere stata una Goldwater girl , avevo idee radicate nel conservatorismo. Io non sono nata democratica.» È da questo paradosso, solo apparente, che Gennaro Sangiuliano prende le mosse per ricostruire il lungo cammino politico e sentimentale di Hillary Rodham Clinton, ex First Lady, ex Segretario di Stato durante l'amministrazione Obama ma, soprattutto, prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Nata nel 1947 a Park Ridge, sobborgo di Chicago, Hillary cresce con la passione politica che respira in famiglia – il padre è un convinto anticomunista – e quel Goldwater per il quale parteggia non è altro che il candidato repubblicano nella campagna presidenziale del 1964. Dopo la febbrile stagione del '68 e della contestazione studentesca – sono gli anni della guerra in Vietnam e delle battaglie per i diritti civili – Hillary matura una diversa coscienza politica e a Yale, dove si è iscritta per diventare avvocato, fa un incontro che le cambia la vita. Conosce un giovane brillante e carismatico dell'Arkansas («pareva un vichingo, con i capelli lunghi e la barba incolta…»), si chiama Bill e se ne innamora subito. Nasce una coppia, anzi, un vero e proprio sodalizio. Insieme si completano a vicenda: lui geniale, estroverso ma disordinato e incostante; lei diligente, perfezionista, ma capace di suscitare grandi antipatie. Entrambi puntano a una prestigiosa carriera politica e alla conquista del potere. E ci riescono. Hillary entra nello staff legale della commissione Giustizia della Camera che si occupa dell'impeachment di Nixon dopo lo scandalo Watergate; Bill diventa prima attorney general e poi governatore democratico dello Stato dell'Arkansas.
Gennaro Sangiuliano (1962) è laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto ed Economia, e il Master di II livello in Diritto Privato Europeo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Sapienza. Giornalista professionista, è editorialista de “Il Sole24Ore”, principale quotidiano economico italiano, e collabora con “Il Foglio”, “Il Giornale” e con il magazine “L’Espresso”. È vicedirettore del TG1, titolare del corso di Comunicazione Finanziaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Sapienza e del corso di Diritto dell’Informazione del corso di Lettere dell’Università Lumsa di Roma.
Fabio Grisanti (1954), laurea in giurisprudenza, giornalista pubblicista, consigliere UGAI (fino al 2012),Segretario Nazionale UDICOM (2010), presidente di Roviano Fotografia (2012), ha iniziato la sua attività professionale in Rusconi Editore (1977) per poi approdare in Alitalia (1980) dal quale ufficio stampa (1993) ne è uscito per assumere in ADR Aeroporti di Roma il ruolo di capo ufficio stampa di Ciampino e dello scalo intercontinentale di Fiumicino. Divenuto dirigente con l'incarico di responsabile delle relazioni esterne dell' Ente Tabacchi Italiani (1999), lo ha lasciato dopo la sua privatizzazione per essere nominato Direttore della Comunicazione e dei Rapporti Istituzionali in Eur Spa (2004). Direttore Commerciale di Eur Tel (2011-2016). Fondatore e Presidente di Grisanti & Partners - Legal Media Relations (2016). Attento osservatore del mondo del trasporto aereo, dove ha acquisito una considerevole esperienza lavorativa, oggi è uno stimato punto di riferimento per la comunicazione d'emergenza e la gestione della crisi di aziende. Cinema, letture, viaggi e buona cucina sono i suoi interessi dichiarati.
Eventi: Mostra di Elvino Echeoni "A CUORE APERTO"
presso il ristorante/caffè lo Zodiaco Via del Parco Mellini, 88/92
Eventi: Premio ARGIL 2016
VALORIZZARE A LIVELLO EUROPEO LA PROFESSIONE
DEL GIORNALISTA/COMUNICATORE...
La sezione “Comunicare l’Europa” è dedicata alla memoria del magistrato tedesco Franz-Hermann Brüner, primo direttore generale dell’OLAF (Ufficio europeo per la lotta alla frode), che ha fortemente sostenuto l’ideazione e lo sviluppo, per un decennio, della Rete dei Comunicatori Anti-Frode dell’OLAF (OAFCN), improntata ai valori dell’informazione e della comunicazione come servizio per i cittadini, nel rispetto dei diritti di tutti, strumento di prevenzione della corruzione e della frode ai danni degli interessi finanziari dell’unione Europea.
L’iniziativa è promossa dall’EAPO&IC (European Association of the Press Office and Institutional Communication, con sede a Roma e Bruxelles), dal GUS (Gruppo Giornalisti Uffici Stampa), dall’UGEF (Unione Giornalisti Europei per il Federalismo secondo Altiero Spinelli) e dall’ANGPI (Associazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani), nonché dal Sindacato Cronisti Romani, con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e di altri.
La Giuria della settima edizione è composta da: Gino Falleri (presidente dell’Eapo&ic e del Gus, Vice Presidente Ordine Giornalisti del Lazio); Carlo Felice Corsetti (vicepresidente vicario Eapo&IC, consigliere Gus romano e consigliere nazionale Ordine dei giornalisti); Roberto Rossi (segretario generale Eapo&ic); Giorgio Bartolomucci (direttore di testate); Romano Bartoloni (segretario sindacato Cronisti romani); Alessandro Butticè (Head of Unit ‘Human Resouces’, DG Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs, European Commission, Brussels, vicepresidente Eapo&ic); Romano Dalla Chiesa (imprenditore); Fabio Morabito (presidente sindacato Cronisti romani); Lucio Battistotti (Adviser, European Commission, Dg Empl, Brussels).
I premiati delle sei edizioni precedenti : 2010: Cardinale Josè Saraiva Martins; Pier Virgilio Dastoli; Giuseppe Sanzotta; Claudio Marincola; Fabio Fantoni; Toni Capuozzo; Valeria Fraschetti; Daniele Mastrogiacomo; 2011: Antonio Tajani; Marco Impagliazzo; Cristiano Tinazzi; Paolo Di Giannantonio; Carlo Parisi; Armando Massarenti, Corrado Ruggeri; Giancarlo Rossi; Guido D’Ubaldo; Laura Serloni. 2012: Gianni Pittella; Gianfranco Grieco; Giovanni Ialongo; Giampiero Gramaglia; Pino Buongiorno; Monica Maggioni; Fabio Isman; Paolo De Paola; Pino Rea; Cinzia Tralicci; Silvia Mattoni. 2013: Riconoscimento Straordinario a Papa Francesco ‘Comunicatore Globale’; Mario Mauro; Maria Cordova; Chiara Lungarotti; Emilio Carelli; Renato Minore; Carlotta Gualco; Carlo Picozza; Claudio Pompei; Roberto Olla; Carmen Lasorella; Franco Fava. 2014: Lucio Battistotti; Giuseppe Tornatore; Gabriella La Rovere; Dennis Redmont; Barbara Schiavulli; Francesco Giorgino; Laura Larcan; Gianluca Moresco; Marcella Cardini; Silvia Resta; Massimo Caprara; Ugo Armati. 2015: Sandro Gozi, Andrea Armaro, Sabrina Florio, Sergio Lepri, Roberto Cotroneo, Valentina Bendicenti, Piero Angela, Vittorio Macioce, Alberto Di Majo, Mario Viola, Franco Abruzzo, Piercarlo Presutti, Laura Cancellieri.
L’iniziativa è promossa dall’EAPO&IC (European Association of the Press Office and Institutional Communication, con sede a Roma e Bruxelles), dal GUS (Gruppo Giornalisti Uffici Stampa), dall’UGEF (Unione Giornalisti Europei per il Federalismo secondo Altiero Spinelli) e dall’ANGPI (Associazione Nazionale Giornalisti Pubblicisti Italiani), nonché dal Sindacato Cronisti Romani, con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e di altri.
La Giuria della settima edizione è composta da: Gino Falleri (presidente dell’Eapo&ic e del Gus, Vice Presidente Ordine Giornalisti del Lazio); Carlo Felice Corsetti (vicepresidente vicario Eapo&IC, consigliere Gus romano e consigliere nazionale Ordine dei giornalisti); Roberto Rossi (segretario generale Eapo&ic); Giorgio Bartolomucci (direttore di testate); Romano Bartoloni (segretario sindacato Cronisti romani); Alessandro Butticè (Head of Unit ‘Human Resouces’, DG Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs, European Commission, Brussels, vicepresidente Eapo&ic); Romano Dalla Chiesa (imprenditore); Fabio Morabito (presidente sindacato Cronisti romani); Lucio Battistotti (Adviser, European Commission, Dg Empl, Brussels).
I premiati delle sei edizioni precedenti : 2010: Cardinale Josè Saraiva Martins; Pier Virgilio Dastoli; Giuseppe Sanzotta; Claudio Marincola; Fabio Fantoni; Toni Capuozzo; Valeria Fraschetti; Daniele Mastrogiacomo; 2011: Antonio Tajani; Marco Impagliazzo; Cristiano Tinazzi; Paolo Di Giannantonio; Carlo Parisi; Armando Massarenti, Corrado Ruggeri; Giancarlo Rossi; Guido D’Ubaldo; Laura Serloni. 2012: Gianni Pittella; Gianfranco Grieco; Giovanni Ialongo; Giampiero Gramaglia; Pino Buongiorno; Monica Maggioni; Fabio Isman; Paolo De Paola; Pino Rea; Cinzia Tralicci; Silvia Mattoni. 2013: Riconoscimento Straordinario a Papa Francesco ‘Comunicatore Globale’; Mario Mauro; Maria Cordova; Chiara Lungarotti; Emilio Carelli; Renato Minore; Carlotta Gualco; Carlo Picozza; Claudio Pompei; Roberto Olla; Carmen Lasorella; Franco Fava. 2014: Lucio Battistotti; Giuseppe Tornatore; Gabriella La Rovere; Dennis Redmont; Barbara Schiavulli; Francesco Giorgino; Laura Larcan; Gianluca Moresco; Marcella Cardini; Silvia Resta; Massimo Caprara; Ugo Armati. 2015: Sandro Gozi, Andrea Armaro, Sabrina Florio, Sergio Lepri, Roberto Cotroneo, Valentina Bendicenti, Piero Angela, Vittorio Macioce, Alberto Di Majo, Mario Viola, Franco Abruzzo, Piercarlo Presutti, Laura Cancellieri.
Eventi Spazio5 - Via Crescenzio 199/d
Mercoledì 14 dicembre, alle 19.00
Roberto Knobloch presenta 'La professione dell'archeologo'
conversando con il Presidente ANA Salvo Barrano.
La storia dell'archeologia italiana come non era mai stata raccontata finora: non l'evoluzione di una disciplina scientifica ma la nascita e lo sviluppo di un mestiere, dalla metà del Novecento ai giorni nostri. E' questo l'argomento di "La professione dell'archeologo" (Dielle Editore, 2016). Con l'autore, Roberto Knobloch, converserà Salvo Barrano, archeologo libero professionista e presidente dell'Associazione Nazionale Archeologi, e diversi giornalisti ed esponenti del Ministero dei Beni Culturali e del mondo accademico.
Quanti sono i libri che raccontano la storia dell’archeologia come scienza? Quanti i testi, accademici o divulgativi, che descrivono le attività dell’archeologo? Tanti. Ma esiste un libro che racconti la storia dell’archeologia italiana come professione? Superando i tanti e a volte opposti luoghi comuni, che vanno dal “con la cultura non si mangia” al “potremmo vivere di solo turismo culturale”, il libro ripercorre lo sviluppo dell’archeologia italiana da “hobby dei re”, com’era ancora alla metà del Novecento, ad attività professionale continuativa e a scopo di profitto, al pari di come essa viene intesa nei moderni Paesi europei. Il racconto si snoda in una sorta di “storia parallela” dell’Italia del Dopoguerra, in cui le trasformazioni economiche e sociali fanno da cornice e motore agli avvenimenti che hanno disegnato la politica dei beni culturali nel nostro Paese; e al termine della narrazione emergono tutte le contraddizioni e i limiti che caratterizzano l'archeologia italiana rispetto al resto dell'archeologia europea. Il libro si chiude con uno sguardo sull'attuale situazione del mercato del lavoro archeologico e sulla riforma del Ministero dei Beni Culturali attualmente in corso.
L'autore
Roberto Knobloch è nato a Bergamo nel 1980. Si è laureato a Milano e successivamente diplomato alla Scuola di Specializzazione Archeologica dell'Università "La Sapienza" di Roma. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente l'Italia settentrionale durante la Seconda Età del Ferro. E' tra i soci fondatori dell'Associazione Nazionale Archeologi, per la quale ha ricoperto incarichi a livello locale e nazionale.
Roberto Knobloch presenta 'La professione dell'archeologo'
conversando con il Presidente ANA Salvo Barrano.
La storia dell'archeologia italiana come non era mai stata raccontata finora: non l'evoluzione di una disciplina scientifica ma la nascita e lo sviluppo di un mestiere, dalla metà del Novecento ai giorni nostri. E' questo l'argomento di "La professione dell'archeologo" (Dielle Editore, 2016). Con l'autore, Roberto Knobloch, converserà Salvo Barrano, archeologo libero professionista e presidente dell'Associazione Nazionale Archeologi, e diversi giornalisti ed esponenti del Ministero dei Beni Culturali e del mondo accademico.
Quanti sono i libri che raccontano la storia dell’archeologia come scienza? Quanti i testi, accademici o divulgativi, che descrivono le attività dell’archeologo? Tanti. Ma esiste un libro che racconti la storia dell’archeologia italiana come professione? Superando i tanti e a volte opposti luoghi comuni, che vanno dal “con la cultura non si mangia” al “potremmo vivere di solo turismo culturale”, il libro ripercorre lo sviluppo dell’archeologia italiana da “hobby dei re”, com’era ancora alla metà del Novecento, ad attività professionale continuativa e a scopo di profitto, al pari di come essa viene intesa nei moderni Paesi europei. Il racconto si snoda in una sorta di “storia parallela” dell’Italia del Dopoguerra, in cui le trasformazioni economiche e sociali fanno da cornice e motore agli avvenimenti che hanno disegnato la politica dei beni culturali nel nostro Paese; e al termine della narrazione emergono tutte le contraddizioni e i limiti che caratterizzano l'archeologia italiana rispetto al resto dell'archeologia europea. Il libro si chiude con uno sguardo sull'attuale situazione del mercato del lavoro archeologico e sulla riforma del Ministero dei Beni Culturali attualmente in corso.
L'autore
Roberto Knobloch è nato a Bergamo nel 1980. Si è laureato a Milano e successivamente diplomato alla Scuola di Specializzazione Archeologica dell'Università "La Sapienza" di Roma. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente l'Italia settentrionale durante la Seconda Età del Ferro. E' tra i soci fondatori dell'Associazione Nazionale Archeologi, per la quale ha ricoperto incarichi a livello locale e nazionale.
Venerdi 16 dicembre, alle 19.00
Mauro Cotone presenta 'La bicicletta di Rasputin'
Venerdì 16 dicembre 2016, alle 19.00, a Spazio5 sarà presentato "La bicicletta di Rasputin" (Ferrari Editore, 2016) il nuovo romanzo di Mauro Cotone.
Il libro. Tre personaggi alla continua ricerca di sé si intrecciano in un (meta) testo dall’ironia beckettiana. Un inno al caos universale che scioglie le geometrie della ragione, infallibile strumento e perno della natura umana. La bicicletta di Rasputin è un testo sui generis, nato dalla penna di un autore maturo, capace di organizzare trame e sottotrame compiute in modo semplice e diretto. Il romanzo sa trascinare il lettore attraverso una scrittura incisiva, che arriva spedita al punto.
La lettura è un viaggio in verticale, senza ostacoli e curve, per giungere al paradosso finale di un salto nel vuoto, grottesco e spiazzante.
La bicicletta di Rasputin è dunque uno scherzo letterario, che ci spinge a credere – effettivamente sino alla fine – che esista davvero un significato oggettivo al nostro vivere. A darci il colpo di grazia è l’ultima riga: il senso del nostro viaggio (qualora davvero esistesse) è insito nella partenza, mai nel punto d’arrivo.
L'autore. Mauro Cotone (1950), laureato in Scienze politiche ed ex dirigente amministrativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è autore di pubblicazioni di carattere specialistico; ha tradotto e curato articoli di settore e monografie di pensatori del primo socialismo inglese, tra cui il trattato La giustizia politica di William Godwin (Editrice Trimestre, 1990). Nel 1993 ha pubblicato, nel Bollettino del Museo Bodoniano di Parma, una ricerca sul carteggio di Bodoni con i suoi corrispondenti inglesi. Nel 2010 si è occupato di temi relativi al Risorgimento italiano nei volumi Dizionario delle interpretazioni di Garibaldi eNascita di una Nazione: l’Italia nel Risorgimento (Gangemi). Nel 2012 ha tradotto e curato Il lavoro e i poveri nella Londra vittoriana, prima traduzione italiana dell’opera del giornalista Henry Mayhew (Gangemi).
Mauro Cotone presenta 'La bicicletta di Rasputin'
Venerdì 16 dicembre 2016, alle 19.00, a Spazio5 sarà presentato "La bicicletta di Rasputin" (Ferrari Editore, 2016) il nuovo romanzo di Mauro Cotone.
Il libro. Tre personaggi alla continua ricerca di sé si intrecciano in un (meta) testo dall’ironia beckettiana. Un inno al caos universale che scioglie le geometrie della ragione, infallibile strumento e perno della natura umana. La bicicletta di Rasputin è un testo sui generis, nato dalla penna di un autore maturo, capace di organizzare trame e sottotrame compiute in modo semplice e diretto. Il romanzo sa trascinare il lettore attraverso una scrittura incisiva, che arriva spedita al punto.
La lettura è un viaggio in verticale, senza ostacoli e curve, per giungere al paradosso finale di un salto nel vuoto, grottesco e spiazzante.
La bicicletta di Rasputin è dunque uno scherzo letterario, che ci spinge a credere – effettivamente sino alla fine – che esista davvero un significato oggettivo al nostro vivere. A darci il colpo di grazia è l’ultima riga: il senso del nostro viaggio (qualora davvero esistesse) è insito nella partenza, mai nel punto d’arrivo.
L'autore. Mauro Cotone (1950), laureato in Scienze politiche ed ex dirigente amministrativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è autore di pubblicazioni di carattere specialistico; ha tradotto e curato articoli di settore e monografie di pensatori del primo socialismo inglese, tra cui il trattato La giustizia politica di William Godwin (Editrice Trimestre, 1990). Nel 1993 ha pubblicato, nel Bollettino del Museo Bodoniano di Parma, una ricerca sul carteggio di Bodoni con i suoi corrispondenti inglesi. Nel 2010 si è occupato di temi relativi al Risorgimento italiano nei volumi Dizionario delle interpretazioni di Garibaldi eNascita di una Nazione: l’Italia nel Risorgimento (Gangemi). Nel 2012 ha tradotto e curato Il lavoro e i poveri nella Londra vittoriana, prima traduzione italiana dell’opera del giornalista Henry Mayhew (Gangemi).